Cosa fare per la perdita dei capelli, un autotrapianto follicolare

Finchè si tratta di una perdita di capelli leggera che interessa la fronte, la zona temporale del capo, oppure se c'è un diradamento della parte alta della testa, la famosa "chierica", siamo ancora in tempo per opporci alla caduta con metodi "non invasivi". Le soluzioni le abbiamo già viste: si va dai rimedi naturali per la perdita dei capelli all' elettrotricogenesi, passando per applicazioni di minoxidil e finasteride.

Continuando. Se escludiamo che sia perdita di capelli stagionale, dovuta ad uno squilibrio ormonale influenzato dal cambio caldo-freddo oppure dal fatto che in questo periodo la nostra produzione di sebo sia meno o più attiva forse dobbiamo pensare ad un autotrapianto.

L'autotrapianto di capelli si effettua infatti quando il processo di caduta è terminato, quando già da diversi anni la quantità dei capelli è rimasta la stessa. Tanti ne nascono e tanti ne muoiono. Quindi prima di prendere in considerazione questa ipotesi facciamo mente locale sulla nostra effettiva situazione.

Che cos'è l'autotrapianto?
Come si capisce dall' etimologia della parola si tratta ti un trapianto autologo, in proprio, si prendono dei capelli in una zona in cui sono presenti, di solito la nuca, per essere immessi lì dove mancano. La tecnica di trapianto si chiama Fus, dall' inglese Follicular Unit Strip, dove strip sta per striscia. Viene infatti prelevata una striscia di cuoio capelluto, di solito pochi cm quadri, con i relativi bulbi follicolari e trapiantata nella zona mancante. L'operazione viene fatta tramite microincisioni e microaghi da uno specialista.

Nella zona donatrice si formerà ovviamente un buco, una chiazza visto che proprio lì è stato effettuato il prelievo, ma non dobbiamo preoccuparci perchè ricresceranno. I capelli inizieranno a ricrescere anche lì dove interessa di più a noi, dove sono stati trapiantati. All'inzio si tratta di peluria molto fina ma dopo qualche mese il capello si farà più robusto.

La tecnologia negli ultimi tempi ha fatto passi da gigante. Il rigetto, la possibilità che il corpo rifiuti il trapianto c'è, ma in forma minima, anche l' "effetto bambola" è sparito, i capelli sembrano i propri ed hanno ovviamente lo stesso colore.

I prezzi per un autotrapianto dei capelli non sono economici: mediamente si sta intorno a 4-5mila euro, tutto dipende dallo specialista che opererà e dalla città in cui ci rivolgeremo. Andare all' estero per un trapianto dei capelli non è una novità e si può risparmiare fino al 50%, ma anche in Italia ci sono differenze notevoli. Il prezzo di un autotrapianto di capelli a Napoli non è lo stesso di quello che viene praticato a Milano o a Torino, anche in questo caso tra nord e sud c'è differenza.

Le alopecie responsabili della perdita capelli

Le alopecie sono le responsabili della perdita capelli in alcune zone localizzate del cuoio capelluto. L'assenza totale o parziale dei capelli può presentarsi come fattore genetico isolato (alopecie isolate) o in associazione ad anomalie di altri organi (displasie ectodermiche, sindromi ittìosiche, da invecchiamento precoce, teleangectasiche, da instabilità del DNA, da disordini cromosomici ecc.) oppuere in associazione ad anomalie di struttura del fusto pilare (moniletrix, sindrome di Menkes, sindrome dei capelli impettinabili, tricotiodistrofia).

Alopecia androgenetica
l 'alopecia androgenetica o seborroica, o calvizie comune, è un diradamento progressivo della parte fronto-occipitale del cuoio capelluto .Si tratta dell'alopecia più frequente: colpisce gran parte della popolazione di razza bianca, sia pure con gravità diversa. In altri gruppi etnici è meno frequente.
Il quadro clinico comporta un diradamento fronte temporale con la formazione della "chierica" nel maschio, e un diradamento frontale e parietale nella femmina, che conserva la linea frontale dei capelli. Un quadro di tipo mascolino si ha nella femmina trattata con androgeni. Una minoranza di maschi ha, per ragioni ignote, un quadro femminile. Il paziente lamenta un aumento modesto della caduta dei capelli con un caratteristico picco autunnale, ma possono presentarsi episodi acuti di perdita capelli . Secondo alcuni esisterebbe nel soggetto calvo un piccolo rischio di malattia coronarica.

La malattia inizia intorno alla pubertà con l'inizio dell'increzione androgenica, e progredisce con l'età a velocità diverse da soggetto a soggetto in funzione dell'ereditarietà. Maschi con padre e nonno materno completamente calvi sono di solito in stadio avanzato già nel secondo decennio di vita. Le femmine nelle stesse condizioni presentano un evidente diradamento nel quarto decennio, ma non raggiungono quasi mai lo stadio maschile corrispondente.

Non esiste alcuna prova che la calvizie dipenda da un minor apporto ematico al cuoio capelluto. L'elemento patogenico fondamentale è invece l'attività della 5a-reduttasi di tipo II che trasforma il testosterone in diidrotestosterone. I valori di diidrotestosterone e androstenedione nei follicoli in anagen dei pazienti sono infatti molto maggiori che nei controlli e i metaboliti 5a-ridotti sono aumentati nelle zone frontali rispetto a quelle occipitali, sempre risparmiate dalla calvizie.
Nella donna il decorso può essere accelerato da condizioni endocrine particolari (menopausa policistosi ovarica. tumori virilizzanti) o da una terapia con androgeni.

Almeno nei primi stadi non si ha la scomparsa del follicolo, ma soltanto la regressione del pelo terminale a vellus, un pelo piu' fino, tipo quello dei neonati. Nel giovane calvo, infatti, i vellus sono facilmente visibili con la luce incidente. In età più avanzata si sovrappongono fenomeni atrofici del cuoio capelluto, che diventa sottile e lucido. In questa fase anche i vellus sono scomparsi. Un secondo processo patologico consiste nella perdita dell'individualità cicli pilari caratteristica del cuoio capelluto adulto normale e quindi della loro sincronizzazione.

Rimedi per l'alopecia?
La terapia topica consiste nelle tradizionali preparazioni rubefacenti o ormoniche (estrogeni progestinici. antiandrogeni) disponibili in commercio. La loro pretesa attività non è documentata.
Più documentata è l'azione del minoxidil, un antipertensivo piperidino-pirimidinico usato in soluzione al 2-5%. L'applicazione due volte al giorno determina, non prima del terzo mese di terapia l'inversione del processo di trasformazione da pelo terminale a pelo vellus in circa il 30% dei soggetti maschi. Nella donna l'effetto è migliore. Tuttavia, la sospensione o la sola riduzione del minoxidil comporta la regressione alla situazione preesistente. Effetti collaterali locali sono dermatiti irritative dovute al veicolo glicolico e dermatiti allergiche da contatto. Relativamente comuni sono episodi di ingiallimento dei capelli bianchi. Nelle donne l'effetto tricogeno si esplica, oltre che sul cuoio capelluto anche su volto, arti e tronco, evidentemente per assorbimento transcutaneo. Ci possono essere rari effetti come l'ipotensione, ma sono molto modesti se il farmaco è usato correttamente. Va infatti evitata l'applicazione sulla cute infiammata (dermatite seborroica o dermatiti irritative o allergiche) .

La terapia sistemica si avvale di farmaci antiandrogeni. Documentata è l'azione della finasteride un inibitore della 5a-reduttasi di tipo II. È usata per via generale alla dose di 1 mg/al giornp. In un terzo .dei casi si ha un risultato esteticamente soddisfacente nel giro di due anni. Tuttavia se la cura viene interrotta, in circa 20 mesi si ritorna alla situazione a cui il paziente sarebbe arrivato se non avesse incominciato il trattamento. Alle dosi indicate, gli effetti colorali a medio termine sono irrilevanti. Poiché nella donna in gravidanza la finasteride potrebbe indurre la femminilizzazione del feto maschio, il farmaco è controindicato nelle donne fertili. Non sembrerebbe attivo nelle donne in menopausa.
Nella donna, quindi, il solo farmaco utilizzabile è minoxidil. Si possono, inoltre, correggere rituali anormalità endocrine, in particolare la sindrome dell'ovaio policistico.

La terapia chirurgica consiste soprattutto nell'autotrapianto, ma anche sulla riduzione dell'area glabra, sull'espansione dell'area che conserva i capelli, sull'estensione del cuoio capelluto e sulla trasposizione di lembi dello stesso.
La tecnica dell'autotrapianto prevede micro trapianti e trapianti di unità follicolari, cioè di gruppi di 2-3 capelli. In pratica, dalla zona occipitale si prelevano strisce di cute a tutto spessore larghe 5 cm e lunghe circa 15 cm contenenti i capelli, facendo attenzione a non danneggiare il loro bulbi.Mentre la ferita chirurgica viene saturata, la striscia ottenuta è suddivisa in pezzetti contenenti un numero variabile di capelli.

Rimedi naturali per la perdita dei capelli, l'olio di cocco

Se cercate un rimedio naturale per tamponare la perdita capelli provate a dare un'occhiata all' olio di cocco, alle sue proprietà e al tipo di nutrimento che può dare ai follicoli.
L'olio di cocco, possibilmente vergine, rappresenta un valido rimedio naturale. E' un anti DHT (Diidrotestosterone) ovvero possiede una notevole efficacia nel contrastare la formazione di alopecia androgenetica e la miniaturizzazione dei follicoli. L'assunzione, in pillole o in maniera topica, si effettua a cicli, combinato con il Finasteride (Propecia) e anche con il Minoxidil, che funziona come anti DHT. L'olio di cocco contine anche acido laurico, palmitico, capirilico e oleico, anche loro inibisconoe l’enzima 5.

Il DHT (diidrotestosterone) è una trasformazione del Testosterone (l'ormone maschile per eccellenza) ad opera dell'enzima 5-alfa-reduttasi. Gli anti DHT (come la finasteride, Propecia nome commerciale, o il Minoxidil) vanno ad inibire questo enzima.

L'olio di cocco tra l'altro, ha lo stesso principio anche del Proscar, il farmaco per la prostata dal quale hanno commercializzato proprio Propecia per la perdita capelli. In pratica hanno scoperto che chi si curava la prostata con quel farmaco aveva la ricrescita dei capelli, per cui hanno diminuito il dosaggio e messo in vendita per questo tipo di trattamento. Quindi anche l'olio di cocco va nella direzione di aiutare la prostata, ma naturalmente.

E' ricco di grassi saturi,in teoria fanno bene visto che i grassi saturi a catena media favoriscono il colesterolo buono, basta non abusarne.

Una dieta per bloccare la perdita capelli

La perdita dei capelli potrebbe essere legata ad una cattiva alimentazione. E' molto difficile che accada, ma uno squilibro molto forte dell' apporto vitaminico e di alcuni minerali associato ad uno stress contribisce a farvi cadere i capelli.
La salute in generale, in maniera specifica anche quella dei nostri follicoli richiede adeguate quantità di proteine, acidi grassi essenziali, vitamine e minerali. Mangiare cibi giusti, inseriti in una dieta può contribuire a ridurre la perdita capelli e promuovere la loro ricrescita.

Quali sono gli alimenti che aiutano a ridurre la perdita dei capelli?

Noci: contengono molte calorie, attenzione al colesterolo quindi, però hanno tantissimi minerali come selenio, zinco, ferro e omega 3. Basta mangiare 3 noci al giorno per il giusto apporto. Una deficienza di zinco può favorire la perdita dei capelli. Inoltre le noci contengono acido alfa-linolenico, un acido grasso omega-3 che migliora la salute dei capelli.Anche la mandorle sono ottime come cibo.

Vongole e carni bovine: le vongole e la carne di manzo sono ricche di proteine, in più contengono zinco e ferro. Queste proteine supportano la crescita dei capelli. La Fda statunitense raccomanda l'assunzione di 50 grammi di proteine al giorno, anche qui attenti a non esagerare con l'assunzione di carne, i grassi animali non fanno di certo bene in grosse quantità. Le proteine si trovano anche nelle uova, nel germe di grano e latticini.

Legumi: i fagioli sono ricchi di proteine e zinco, contengono anche ferro e biotina.Preferite questi nella vostra dieta, di origine vegetale piuttosto che quelli animali , per evitare la perdita capelli.Anche se non accade molto spesso, poca biotina può contribuire alla fragilità dei capelli.

Pesce: gli acidi grassi Omega-3 sono fondamentali per la salute del cuoio capelluto e per la vitalità dei capelli. Se proprio non vi piace mangiare pesce potete assumere gli omega3 in pillole, le trovate in erboristeria.

Verdura: le verdure a foglia verde contengono vitamine che regolano il giusto afflusso di sebo ai vostri capelli . Broccoli e spinaci ad esempio sono pieni di Vitamina A e C. Anche la frutta è essenziale, piena di antiossidanti è benefica per la salute in generale.

Consigli per evitare la perdita capelli

Ecco una serie di consigli su come evitare o limitare la perdita dei capelli. Non aspettatevi nulla di miracoloso, purtroppo questi consigli non serviranno a molto se presentate una forte ereditarietà nella calvizie. Allo stesso modo in caso di alopecia areata dovrete consultare il vostro dermatologo, in quel caso potrebbe essere utile una cura a base di minoxidil.
In ogni caso ecco una serie di consigli per limitare perdita o assottigliamento dei capelli:

lo shampoo: non c'è bisogno di lavarsi i capelli tutti i giorni, non è perchè li avete sporchi che rischiate di rimanere calvi, anzi. Alcuni shampoo o bagnoschiuma sono molto aggressivi per la cute e quindi per il cuoi o capelluto, cercate di scegliere un buon prodotto e non state sempre sotto la doccia. Non esageriamo nel senso opposto con capelli grassi e forfora.

spazzole e pettini: non spazzolate con forza, strappandoli, i vostri capelli. E' normale a quel punto che vi rimangano in mano. Cercate pettini con fibre naturali e spazzolateli gentilmente. Un massaggio al cuoio capelluto inoltre male non fa, quindi armatevi di pazienza e frizionate per migliorare la circolazione.

il taglio migliore da fare se perdete i capelli: per i maschi è quello corto. I capelli lunghi mettono in evidenza ancora di più le zone colpite da assottigliamento o stempiatura. Lunghi davanti solo se avete un "capello grosso" che con una riga in mezzo ad esempio può ben mascherare una stempiatura iniziale.
Le donne di solito non hanno grossi problemi nella perdita dei capelli, in caso affermativo con le extension possono mettere una toppa in una zona che presenta una mancanza.

Ricordiamo che colorazioni pesanti, permanenti forti e prodotti chimici contribuiscono alla perdita dei capelli. Chi ha un capello sano non ha molto da temere, ma per chi presenta dei problemi sono da evitare tutti quei trattamenti "pesanti" da digerire per il cuoio capelluto.
Gelatina e brillantina non dovrebbero presentare problemi.

L'ultimo consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di mantenere uno stile di vita sano ed un'alimentazione corretta, pensare costantemente alla vostra calvizie non aiuterà di certo il vostro stato mentale ed alimenterà solo lo stress che farà male proprio alla calvizie che combattete.

Cause della perdita di capelli, come si capisce se si diventa calvi

La causa della perdita dei capelli non è ancora ben definita, o meglio non è definito il motivo principale, ci sono una serie di concause. La prima è l'ereditarietà, chi è figlio di calvi ha buone probabilità a diventare tale nel corso della sua vita. La seconda è di tipo ormonale e poi via via ci sono fattori esogeni che contribuiscono alla calvizie come traumi, ustioni, reazioni a farmaci, forte stress ecc. Smentito ormai quasi con sicurezza il fatto che la perdita dei capelli sia dovuta a forfora, alimentazione sbagliata o ad uso eccessivo di shampoo.

Come capiamo se perdiamo i capelli? Quando è considerata "normale" la caduta?
Il normale ciclo di crescita dei capelli ha una durata di 2 / 3 anni ed in questa fase ogni capello cresce di circa 1 centimetro al mese. Circa il 90 per cento dei capelli presenti sul cuoio capelluto cresce in un qualsiasi momento mentre il 10% è in una fase di riposo. Dopo 3/ 4 mesi, i capelli che erano a riposo cadono e quelli nuovi crescono al loro posto. Tutto normale, tuttavia alcune persono possono presentare una perdita di capelli più eccessiva. Qual'è la normalità? Fino a 100/150 capelli al giorno di caduta possono essere considerati normali a patto che ne ricrescano altrettanti al loro posto, il primo campanello di allarme si presenta se in una determinata zona della testa percepiamo che si stia creando una zona vuota che non è stata riempita dai nuovi capelli. Potrebbe però trattarsi di alopecia areata locale ovvero che si sviluppa in un solo punto, non è il caso di allarmarsi troppo, non stiamo iniziando un percorso che ci porterà alla calvizie, ciò è forse dovuto alla reazione di un farmaco o ad altre cause ormonali che il vostro dermatologo saprà ricercare.
Se invece lasciate sul lavandino o sul cuscino più di 200 capelli al giorno probabilmente siete destinati a perderli in maniera irreversibile. Ci sono dei periodi, il cambio di stagione, in cui se ne perdono in maniera maggiore ma in ogni caso la caduta è graduale. Per qualcuno si parte con la stempiatura, altri iniziano a lasciarli sul campo partendo dalla parte superiore della testa, quella in mezzo. Per altri infine c'è un diradamento generale del cuoio capelluto.
La perdita dei capelli alla base della nuca rappresenta l'ultimo posto dove ciò avverra, ancora non è stato chiarito il perchè. In ogni modo il percorso che porta alla calvizie è diverso per ciascuno degli interessati. C'è chi comincia nella tarda fase adolescenziale e nel giro di 5/10 anni ha terminato tutto il suo percorso, mentre qualcuno parte a 30/40 anni. Se si supera questa ètà con più del 70% dei propri capelli possiamo con una buona tranquillità considerarci salvi, o meglio salvi non circa la futura perdita di capelli che con la vecchiaia è fisiologica ma almeno nel non essere considerati "calvi".